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Reddito fisso
L'inasprimento delle politiche dalla Fed potrebbe comportare ulteriori turbolenze sui mercati
Darrell Spence
Economista
Tim Ng
Gestore di portafoglio a reddito fisso
Damien McCann
Reddito fisso Gestore di portafoglio
Wesley Phoa
Solutions Portfolio Manager

Con un rialzo dei tassi da 75 punti base (pb), il suo singolo provvedimento più rilevante da quasi 30 anni a questa parte, la Federal Reserve statunitense (Fed) ha segnalato che il suo obiettivo principale è ridurre l'inflazione. La Fed è passata ad un orientamento di politica monetaria più aggressivo in seguito alla pubblicazione del rapporto sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) di maggio, che si è rivelato più negativo del previsto: l'indice è infatti cresciuto dell'8,6%, trainato da pressioni generalizzate sui prezzi.


In assenza di segnali che tali pressioni abbiano raggiunto il proprio picco, e con l'aumento del rischio che l'inflazione entri in una spirale incontrollata, la Fed manterrà con tutta probabilità un atteggiamento aggressivo, salvo nell'eventualità di un brusco inasprimento delle condizioni finanziarie.


"Chiaramente, l'attuale aumento di 75 pb è insolitamente elevato ed è difficile che interventi di questa portata possano essere frequenti. Dal punto di vista odierno, un aumento di 50 pb o di 75 pb sembra più probabile in occasione della nostra prossima riunione", ha dichiarato Jerome Powell, presidente della Fed successivamente alla decisione del 15 giugno. Il nuovo "dot plot" della Fed, che mostra le singole proiezioni di inflazione dei governatori della Fed, sta ora indicando che il tasso sui Fed Fund potrebbe essere pari al 3,4% entro la fine dell'anno. Di conseguenza, sembrava che il mercato avesse cercato di ridurre le aspettative sul ritmo degli aumenti dei tassi e le azioni hanno immediatamente ripreso quota dopo l'annuncio della Fed.


Nonostante l'aumento di 75 pb, che porta l'obiettivo del tasso sui Fed Fund in un intervallo dell'1,50-1,75%, il rapporto dell'IPC di maggio non ha lasciato dubbi sul fatto che l'inflazione stia continuando la sua ascesa e che resti il principale motivo di preoccupazione della Fed. L'ultimo comunicato ufficiale di politica monetaria della Fed indicava che il comitato "è fortemente impegnato a riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%", mentre Powell ha dichiarato di essere "fortemente" consapevole dei rischi legati all'inflazione.


Riscontriamo ottimi apporti all'IPC core mensile giunti da beni e servizi, sebbene a maggio la spesa al dettaglio abbia registrato un calo, il che potrebbe indicare che la domanda inizia a raffreddarsi. Circa il 20% dei settori del paniere dell'IPC core sta registrando un'inflazione pari o inferiore all'obiettivo del 2% della Fed, rispetto al 55% circa pre-pandemico. Nel frattempo, l'indice relativo agli affitti (il 24% del paniere dell'IPC) si sta muovendo decisamente al rialzo, una tendenza che probabilmente persisterà nei prossimi mesi.


Le pressioni inflazionistiche sono generalizzate1


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Il lavoro della banca centrale è reso molto più difficile dalle condizioni del mercato del lavoro che manifesta un'estrema carenza di manodopera. Una recente ricerca accademica e del settore privato dimostra che la carenza di manodopera potrebbe essere ancora più elevata di quanto indicato dai dati ufficiali a causa del calo del tasso di partecipazione della forza lavoro. Di seguito, riportiamo l'opinione di Darrell Spence, economista specializzato per l'area degli Stati Uniti, di Tim Ng e Damien McCann, gestori di portafoglio del team Fixed Income, e di Wesley Phoa, gestore di portafoglio del team Solutions.


1. Fonte: US Bureau of Labor Statistics. IPC = indice dei prezzi al consumo. L'IPC core si riferisce a tutti i prodotti dell'indice dei prezzi al consumo al netto di alimentari ed energia. "Altro" comprende tutte le categorie dell'IPC core, esclusi i servizi di trasporto, alloggi e beni di trasporto. Dati al 10 giugno 2022.


 


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Darrell R. Spence è un economista di Capital Group. Ha maturato 29 anni di esperienza nel settore degli investimenti, tutti in Capital Group. Ha conseguito una laurea con lode in economia presso l'Occidental College. Ha inoltre conseguito la qualifica di Chartered Financial Analyst® ed è membro della National Association for Business Economics. Risiede a Los Angeles.

Tim Ng è un gestore di portafoglio a reddito fisso con 15 anni di esperienza nel settore. Ha conseguito una laurea con lode in informatica presso l'Università di Waterloo in Ontario.

Damien McCann è gestore di portafogli obbligazionari presso Capital Group. Vanta un’esperienza di 22 anni nel settore degli investimenti, tutti maturati in Capital Group. Ha conseguito una laurea di primo livello in amministrazione d’impresa, specializzandosi in finanza, presso la California State University di Northridge. nonché la qualifica di Chartered Financial Analyst®. Damien opera dalla sede di Los Angeles. 

Wesley Phoa is a solutions portfolio manager with 25 years of experience. He holds a PhD in pure mathematics from Cambridge and a bachelor's from the Australian National University. He is an elected member of the Conference of Business Economists and the International Conference of Commercial Bank Economists and sits on the editorial board of The Journal of Portfolio Management.


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