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Sfruttare il potenziale: orientarsi nel debito dei mercati emergenti in valuta locale con una gestione attiva

Con lo sviluppo dell'asset class, il debito dei mercati emergenti è diventato sempre più interessante per una più ampia base di investitori. Sono aumentate le emissioni, con conseguente miglioramento della liquidità.

 

Lo sviluppo delle curve di rendimento ha consentito agli investitori attivi di aggiungere valore attraverso il posizionamento su diverse scadenze. A seguito del miglioramento di questi fattori, il mix di proprietà si è diversificato, facendo registrare un maggiore equilibrio tra proprietari stranieri e nazionali. In effetti, la creazione di un mercato obbligazionario ME in valuta locale maturo e la gestione efficace della politica dei tassi d'interesse sono indicatori fondamentali del continuo sviluppo economico di un Paese.

 

La logica di un'allocazione strategica al debito dei mercati emergenti in valuta locale è forte, visti i vantaggi della diversificazione e il potenziale di forti rendimenti, trainati da rendimenti interessanti; ma come gestire al meglio tale esposizione? Un'allocazione a strategie passive o smart beta può rappresentare un modo efficace e a basso costo per accedere all'ampio mercato. Tuttavia, questi approcci possono portare a un'esposizione distorta verso Paesi con livelli di indebitamento più elevati, senza considerare la direzione di marcia della politica economica. Possono, inoltre, limitare le opportunità di acquisire valore relativo attraverso il movimento del mercato. La volatilità dei tassi di interesse e dei tassi di cambio può talvolta essere elevata; un approccio attivo può contribuire a mitigarla.

 

È importante riflettere attentamente sul modo migliore per ottenere un'esposizione a questo mercato sempre più sofisticato. Per comprendere appieno ogni mercato e valutare in quali Paesi investire e quali evitare, è essenziale condurre una ricerca approfondita e fondamentale sui tassi e sulle valute dei singoli Paesi, inquadrati nel contesto macro globale. Con lo sviluppo del set di opportunità, la profonda conoscenza delle tecniche di mercato e delle strategie di trading può integrare ulteriormente la ricerca fondamentale per consentire un'esecuzione di mercato di successo e può avere un impatto significativo sul rendimento. Allo stesso modo, è essenziale una solida gestione dei rischi.

 

Riteniamo che un approccio di investimento attivo, consapevole del benchmark ma non vincolato ad esso, che si basi su una ricerca approfondita e su un controllo disciplinato del rischio, offra agli investitori la massima opportunità di generare forti rendimenti aggiustati per il rischio attraverso regimi di volatilità mutevoli. Molti investitori con cui parliamo condividono questo punto di vista. Secondo un recente sondaggio condotto tra i proprietari di asset del Regno Unito, la maggior parte degli intervistati ritiene che le strategie attive aggiungeranno valore rispetto agli approcci passivi nel debito dei mercati emergenti e quasi il 40% dichiara di voler aumentare la quota di gestione attiva nei propri portafogli nei prossimi 12 mesi.1

 

In questo articolo presentiamo la nostra filosofia e analizziamo gli aspetti da ricercare nella scelta di un gestore del debito dei mercati emergenti.

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Edward Harrold è Investment director presso Capital Group. Vanta un’esperienza di 17 anni nel settore, di cui 10 in Capital Group. Ha conseguito una laurea di primo livello con lode in relazioni internazionali presso la London School of Economics. Vanta inoltre la qualifica di Chartered Financial Analyst®. Opera dalla sede di Londra.

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Jeremy Cunningham è Investment Director presso Capital Group. Ha un'esperienza di 37 anni nel settore, di cui otto in Capital Group. Prima di entrare in Capital, è stato Head of EMEA Fixed Income Business Development presso Alliance Bernstein. In precedenza, aveva ricoperto il ruolo di Head of Product Management presso Schroders. All'inizio della sua carriera ha lavorato come Fixed Income Portfolio Manager in INVESCO, J.P. Morgan Fleming e Merrill Lynch. È accreditato come Chartered Financial Analyst® e opera dalla sede di Londra

1. Basato sul sondaggio Fixed Income Horizons Survey 2024 di Capital Group, che raccoglie le opinioni di 100 proprietari di asset del Regno Unito.  
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