In questa nuova era di predominio fiscale, il 2025 dovrebbe essere molto diverso rispetto agli anni passati per il mercato obbligazionario.
Per molto gli investitori obbligazionari hanno ravvisato nelle banche centrali uno dei principali driver dei mercati, come nel caso dei tassi estremamente bassi del primo decennio del secolo, finalizzati a stimolare la crescita economica e a contrastare l’inflazione costantemente bassa, degli interventi per stabilizzare i mercati e l’economia durante la pandemia da Covid-19 nonché delle successive iniziative per aumentare i tassi d’interesse in risposta all’impennata dell’inflazione.
Nel complesso, le azioni delle banche centrali e le loro guidance prospettiche sono state considerate un indicatore anticipatore della crescita economica, dell’inflazione e dei mercati.
Invece di considerarla uno dei principale driver dei mercati, Pramod Atluri, Fixed Income Portfolio Manager, ritiene che la Federal Reserve (Fed) USA abbia assunto un ruolo passivo, reagendo agli eventi dopo che si sono verificati. A suo parere la Fed continuerà ad adottare un approccio di dipendenza dai dati e basato sull’incertezza economica, quindi deciderà riunione dopo riunione. La crescita economica statunitense dovrebbe mantenersi al di sopra del 2% e l’inflazione spostarsi verso il target del 2% della Fed, quindi quest’ultima può permettersi di adottare un approccio più paziente.
Poiché la sua posizione diventa meno influente, Atluri prevede che i mercati prenderanno spunto dall’altra forza macroeconomica dominante, ossia i governi. La spesa e le politiche fiscali, dal commercio all’immigrazione e dalle imposte alla regolamentazione, rivestono una grande importanza per il futuro percorso della crescita e dell’inflazione. Le politiche USA sono in continua evoluzione, quindi secondo Atluri la volatilità dei mercati rimarrà elevata, determinando un rischio più elevato, ma anche maggiori opportunità per gli investitori e i gestori attivi in grado di affrontare adeguatamente questo periodo di predominio fiscale.
Evidenziamo, quindi, cinque temi che dovrebbero trainare i portafogli di obbligazioni core nel 2025.