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Settore manifatturiero

La più grande economia europea è in grado di adattarsi a un panorama globale in continua evoluzione?

Mentre è in atto una rapida digitalizzazione a livello globale e l'industria automobilistica si riorienta verso le auto elettriche, la Germania rischia di rimanere ulteriormente indietro rispetto a Paesi come la Cina che hanno sviluppato le proprie capacità tecnologiche. Facendo un confronto, il costo del lavoro in Germania supera quello di altre regioni manifatturiere. A queste difficoltà si aggiunge la stagnazione della produttività del lavoro mentre la popolazione tedesca che invecchia va in pensione o passa al lavoro part-time. Questa tendenza non promette nulla di buono data la forza storica della Germania nella produzione di automobili all'avanguardia e nel dominio nella produzione di apparecchiature, prodotti chimici e farmaceutici.  

 

Tuttavia, nonostante i crescenti timori legati alla deindustrializzazione, il settore manifatturiero tedesco si sta rapidamente adattando al nuovo paradigma economico.

 

In precedenza, la Germania importava oltre il 50% del gas naturale dalla Russia. Lo scorso anno la produzione manifatturiera è diminuita molto meno di quanto temuto e il valore aggiunto lordo (VAL) è aumentato dello 0,25%. La Germania è stata in grado di reperire gas da aree come la Norvegia e i Paesi Bassi, sviluppando allo stesso tempo la propria infrastruttura per il gas naturale liquefatto.  Inoltre, ha guadagnato terreno negli scambi commerciali con l'Eurozona, gli Stati Uniti e altre parti del mondo.

 

Le aziende tedesche cercano di ampliare i partner commerciali

Contributi alla crescita delle esportazioni tedesche

Contributi alla crescita delle esportazioni tedesche

Dati al 31 marzo 2024.  Fonte: International Monetary Fund Direction of Trade Statistics

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Robert Lind è un economista presso Capital Group. Vanta un’esperienza di 36 anni nel settore degli investimenti, di cui sette in Capital Group. Prima di entrare nella società, ha lavorato come capo economista presso Anglo American ed è stato responsabile della ricerca macroeconomica presso ABN AMRO. Ha conseguito una laurea in filosofia, scienze politiche ed economia presso l’Università di Oxford. Attualmente opera dalla sede di Londra.

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