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Reddito fisso
Perseguire flussi di reddito costanti
Damien McCann
Reddito fisso Gestore di portafoglio
CONSIDERAZIONI PRINCIPALI
  • A causa dell’inflazione persistente e dell’elevata volatilità del mercato, la capacità di generare un reddito affidabile e stabile è più importante che mai.
  • Il lato positivo della debolezza dei risultati dei mercati obbligazionari da inizio anno sono rendimenti molto più elevati rispetto a quelli che abbiamo visto per molti anni.
  • Nel probabile scenario di un rallentamento della crescita, adottare un approccio flessibile, diversificato e orientato alla ricerca può aiutare gli investitori ad accedere a flussi di reddito costante nel lungo termine.

Generare reddito è essenziale nel reddito fisso. Per gli investitori la durata dei flussi di reddito diventa più importante in un contesto di elevata volatilità dei mercati azionari e obbligazionari.


Damien McCann, gestore di portafoglio presso Capital Group, fornisce una panoramica delle attuali tendenze globali in termini di inflazione e tassi, e condivide le sue opinioni in merito a quali segmenti dei mercati del credito abbiano un valore relativo tale da generare flussi di reddito duraturi e costanti.


L'attuale volatilità dei mercati ha un risvolto positivo


Il 2022 è stato un anno molto difficile per gli investitori del reddito fisso, in quanto le banche centrali hanno applicato forti rialzi dei tassi di interesse nel tentativo di rallentare l'economia e ridurre l'inflazione. Stiamo già assistendo all'impatto di queste condizioni finanziarie più rigide. Gli indici PMI globali sia per il settore manifatturiero che per quello dei servizi suggeriscono che la crescita è ora in stallo a livello mondiale. In Europa, gli indici del sentiment e delle condizioni commerciali sono scesi ai minimi raggiunti dopo la pandemia di COVID e la crisi del debito sovrano europeo del 2011. In Cina, il settore immobiliare deve ancora ridurre la leva finanziaria e la crescita della domanda di prestiti è appena positiva. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l'attività immobiliare sta subendo una profonda contrazione. La fiducia dei consumatori e delle imprese è debole e, sebbene il mercato del lavoro sia ancora forte, i tagli al personale sono in aumento.


Il quadro generale di rallentamento delle economie mondiali si protrarrà anche nel 2023.


Il mercato dei tassi USA sta valutando un tasso sui Fed Fund prossimo al 5% entro la metà del 2023. Tale livello è ampiamente in linea con le aspettative del team di ricerca sui tassi e sull'inflazione di Capital Group. Il team ritiene inoltre che l'inflazione sia prossima al picco, anche se il calo sarà probabilmente graduale. Nonostante la forte incertezza, l'inflazione non dovrebbe avvicinarsi all'obiettivo del 2% della Fed prima del 2024-25, se non più tardi.


Cosa significa questo per il reddito fisso? Il perdurare di un'inflazione elevata potrebbe esercitare ulteriori pressioni al rialzo sui tassi, oltre a quelle già previste dai mercati. Tuttavia, il rallentamento della crescita economica potrebbe invece iniziare a esercitare una pressione al ribasso sui tassi. Questo mi porta ad avere una posizione complessivamente neutrale sulla duration.


In termini di posizionamento della curva, sono orientato verso una curva dei rendimenti più ripida. La curva si è notevolmente appiattita, ma con l'indebolimento della crescita economica prevedo che l'appiattimento inizierà a invertirsi.


Il risvolto positivo della debolezza dei rendimenti dei mercati obbligazionari da inizio anno consiste in rendimenti molto più elevati a disposizione degli investitori nel reddito fisso rispetto a quelli che abbiamo visto per molti anni. Ritengo che ciò ponga le basi per rendimenti positivi in futuro.


Rendimenti dei mercati a reddito fisso (in %)

I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. Dati al 14 ottobre 2022. Fonte: Bloomberg. Il recente minimo mostra i rendimenti inferiori dal 31 dicembre 2020 in poi. Obbligazioni globali: indice Bloomberg Global Aggregate; obbligazioni investment grade globali: indice Bloomberg Global Aggregate - Corporate; obbligazioni high yield globali: indice Bloomberg Global High-Yield Corporate; obbligazioni corporate investment-grade USA: indice Bloomberg US Corporate; obbligazioni corporate high yield USA: indice Bloomberg US High Yield 2% Issuer Capped; debito sovrano dei mercati emergenti in USD: Indice JPMorgan EMBI Global Diversified 

Inflazione: una prospettiva globale


Osservando le tendenze di alcuni dei principali mercati, notiamo che l'inflazione è in aumento in Europa, ma è alquanto lontana dai livelli più alti registrati di recente negli Stati Uniti. L'inflazione è notevolmente più alta in Cina e Giappone, sebbene, con un tasso del 2,5-3%, sia piuttosto modesta rispetto alla maggior parte degli altri Paesi.


Un anno fa, molti degli indicatori dell'inflazione, come i prezzi degli alloggi e delle materie prime, l'offerta complessiva di moneta, i salari e i prezzi delle azioni, segnavano un aumento. Oggi, molte di queste misure si sono moderate; i prezzi degli alloggi sembrano in calo, i prezzi delle materie prime sono ben lontani dai loro massimi, la massa monetaria si sta contraendo e le azioni hanno perso terreno. L'impatto complessivo è una minore pressione inflazionistica.


I mercati emergenti offrono una prospettiva interessante. Abbiamo osservato una correlazione tra il momento in cui le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi e l'attuale andamento dell'inflazione. Ad esempio, le banche centrali dell'America Latina, che hanno un mandato incentrato esclusivamente sull'inflazione, hanno iniziato a rialzare i tassi da sei a dieci mesi prima della Federal Reserve statunitense. In questi Paesi, l'inflazione ha iniziato a diminuire. L'inflazione in Brasile è scesa dal 12% al 7% e vi sono tendenze incoraggianti in Perù e Messico.


In Asia la situazione è opposta. In Thailandia, Cina e Giappone, ad esempio, le banche centrali non sono concentrate sull'inflazione come le loro omologhe latinoamericane. Queste banche centrali tendono ad avere un duplice obiettivo, crescita e inflazione, e quindi sono state più lente ad aumentare i tassi. Non appena l'inflazione diventa un problema più grave, si concentrano maggiormente sui rialzi.


Un altro aspetto, non specifico di una singola area geografica, è l'effetto concorrente degli elementi ciclici e strutturali dell'inflazione. I fattori che sostengono la tesi che l'inflazione statunitense stia raggiungendo il picco possono essere classificati per lo più come "ciclici". A ciò si contrappongono importanti fattori strutturali che indicano che l'inflazione non tornerà rapidamente all'obiettivo del 2% fissato dalla Fed. Ad esempio, la carenza strutturale del mercato del lavoro, dovuta in gran parte al COVID, e l'impatto di un'inversione della globalizzazione rappresentano entrambi fattori inflazionistici.


Pertanto, anche se ritengo che l'inflazione stia raggiungendo il suo picco, il fenomeno riguarda principalmente gli Stati Uniti. Non mi aspetto che l'evoluzione cambi rapidamente rotta ed è probabile che il calo sarà graduale.


 


Fattori di rischio da considerare prima dell'investimento:

  • il presente materiale non è inteso come consulenza per gli investimenti, né come raccomandazione personale.
  • Il valore degli investimenti e del relativo reddito può aumentare come diminuire e l'investitore potrebbe perdere in parte o per intero l'importo dell'investimento iniziale.
  • I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri.
  • Se la valuta nella quale si investe guadagna terreno sulla valuta nella quale vengono effettuati gli investimenti sottostanti del fondo, il valore dell'investimento diminuisce. La copertura valutaria cerca di limitare tale effetto, ma non vi è alcuna garanzia che la copertura avrà successo.
  • I rischi possono essere associati a investimenti nel reddito fisso, nei mercati emergenti e/o in titoli ad alto rendimento; i mercati emergenti sono volatili e possono essere penalizzati da problemi di liquidità.


Damien McCann è gestore di portafogli obbligazionari presso Capital Group. Vanta un’esperienza di 22 anni nel settore degli investimenti, tutti maturati in Capital Group. Ha conseguito una laurea di primo livello in amministrazione d’impresa, specializzandosi in finanza, presso la California State University di Northridge. nonché la qualifica di Chartered Financial Analyst®. Damien opera dalla sede di Los Angeles. 


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