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Obbligazioni
Un quadro di riferimento per affrontare le incertezze
Flavio Carpenzano
Investment Director
Peter Becker
Direttore degli investimenti

Nel primo semestre del 2023 l'incertezza in merito a inflazione e politiche monetarie rimarrà verosimilmente elevata, con un'ampia gamma di possibili esiti. Ciononostante, l'analisi degli scenari indica che i titoli obbligazionari scontano già gran parte del rischio di ribasso e, stando alle previsioni, realizzeranno performance positive in diverse condizioni, come evidenziato nel grafico seguente.


Analisi degli scenari: ritorno in auge per l'obbligazionario


Al 30 dicembre 2022. Fonti: Capital Group, BlackRock Aladdin. Il rendimento complessivo comprende il dividend yield e il carry entrambi a un anno. Pb: punti base. HY: high yield. DME: debito dei mercati emergenti. Corp IG: Bloomberg Investment Grade Corporate Bond. HY: Bloomberg US High Yield 2% Issuer Cap. DME: JPMorgan EMBI Global Diversified Composite. Agg. USA: Bloomberg US Aggregate Bond. IG: Bloomberg US Aggregate Corporate

Dopo aver provato per oltre un decennio a creare inflazione, oggi le banche centrali sono alle prese con i più forti incrementi dei prezzi dagli anni '70 in poi. Il ritorno dell'inflazione porta con sé uno spiacevole dilemma: combattere l'inflazione o dare priorità alla stabilità finanziaria? Al suo nocciolo, la risoluzione di questo rompicapo dipende dalla risposta a un'altra domanda: l'inflazione è strutturale o ciclica? Qualunque essa sia, e quale sarà la risposta delle banche centrali, saranno i fattori chiave alla base dei rendimenti generati dai mercati finanziari nel 2023 e oltre. Al momento della stesura del presente testo, il mix di esiti più probabile e quali siano gli argomenti più plausibili a sostegno di ciascuno scenario non è affatto chiaro.


Nella prima sezione di questo articolo illustreremo le argomentazioni a favore delle due tipologie di inflazione e forniremo una panoramica delle possibili funzioni di reazione sia della Federal Reserve statunitense (Fed) che della Banca centrale europea (BCE). Nell'analisi degli scenari contenuta nella seconda sezione cercheremo di capire quanto la Fed propenderà per la stabilità dei prezzi o del sistema finanziario, la possibile evoluzione dell'inflazione e gli effetti di queste variabili sui rendimenti. Gli scenari testati includono un atterraggio morbido caratterizzato da una moderazione dell'inflazione, un'impennata dell'inflazione con un conseguente atterraggio duro e una recessione di entità più lieve a cui la Fed risponderà con un aggressivo allentamento delle politiche monetarie.


I risultati, significativamente, indicano anche come le obbligazioni core possano apportare diversificazione in contesti di avversione al rischio. Tra i cinque scenari più probabili che abbiamo analizzato, ravvisiamo rendimenti negativi per tutti i principali comparti dell'obbligazionario solamente in uno, ovvero quello di un'impennata dell'inflazione. Questa ipotesi potrebbe concretizzarsi qualora l'inflazione rimanesse strutturalmente elevata più a lungo del previsto e la Fed fosse costretta a continuare a inasprire aggressivamente la propria politica monetaria.


La nostra conclusione, in base a questa analisi, è che al momento le valutazioni obbligazionarie appaiono potenzialmente interessanti. Sebbene gli spread creditizi high yield e investment grade non abbiano scontato appieno il rischio di una recessione, gli elevati rendimenti al momento disponibili forniscono un buon cuscinetto per mitigare gli effetti dell'ampliamento dei differenziali previsto nello scenario di recessione. Un incremento dell'esposizione obbligazionaria può pertanto aiutare gli investitori a rendere più resilienti i propri portafogli. 


 


Fattori di rischio da considerare prima dell'investimento:

  • il presente materiale non è inteso come consulenza per gli investimenti, né come raccomandazione personale.
  • Il valore degli investimenti e del relativo reddito può aumentare come diminuire e l'investitore potrebbe perdere in parte o per intero l'importo dell'investimento iniziale.
  • I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri.
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  • I rischi possono essere associati a investimenti nel reddito fisso, nei mercati emergenti e/o in titoli ad alto rendimento; i mercati emergenti sono volatili e possono essere penalizzati da problemi di liquidità.


Flavio Carpenzano è responsabile degli investimenti a reddito fisso in Capital Group. Ha maturato 17 anni di esperienza nel campo degli investimenti e lavora da un anno in Capital Group. Ha conseguito un master in economia e finanza presso l'Università Bocconi. Opera dalla sede di Londra. 

Peter Becker è un direttore degli investimenti di Capital Group. Ha 23 anni di esperienza nel settore ed è con Capital Group da un anno. Prima di entrare in Capital, Peter è stato amministratore delegato nel team di gestione dei prodotti a reddito fisso di Wellington Management. Prima ancora, è stato gestore di portafoglio presso Aberdeen Asset Management. Ha conseguito un master presso la Ingolstadt School of Management. Ha anche ottenuto la designazione di Chartered Financial Analyst®. Peter risiede a Londra.


I rendimenti passati non sono indicativi di rendimenti futuri. Il valore degli investimenti e del relativo reddito può aumentare come diminuire e l’investitore potrebbe perdere in parte o per intero l’importo dell’investimento iniziale. Le presenti informazioni non intendono fornire consulenza fiscale, per gli investimenti o di altra natura, né essere una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di titoli.

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