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Politica
Elezioni USA: l’impatto europeo – il mercantilismo di Trump potrebbe generare instabilità
Robert Lind
Economista
Beth Beckett
Economista

Com’era prevedibile dalla retorica della campagna elettorale, la nuova amministrazione Trump sta già annunciando provvedimenti aggressivi sul fronte dei commerci, con possibili dazi sulle importazioni statunitensi. Insieme alla Cina, nel radar di Trump c’è la Germania: questo non ci sorprende perché gli USA hanno un significativo deficit bilaterale delle partite correnti nei confronti di Berlino, che riflette principalmente un ampio disavanzo sul fronte dei beni.


La Germania, tuttavia, sta contenendo i consumi domestici e indirizzando i risparmi in eccesso verso gli USA sotto forma di ampi afflussi di capitali, che hanno consentito agli USA di “sovraconsumare” e registrare un deficit commerciale.


Anche se probabilmente l’amministrazione entrante si focalizzerà sulla posizione commerciale, è importante adottare una prospettiva più olistica sui flussi, considerando non solo le merci ma anche i capitali. Se valutiamo lo squilibrio della bilancia commerciale tra USA e Germania in ottica mercantilista1 la Germania sembrerebbe uscire vincitrice rispetto agli USA. Adottando invece una prospettiva basata sulla macroeconomia aperta, il deficit commerciale tra USA e Germania risulta essere la contropartita dei flussi di capitali tra le due nazioni, nonché il riflesso del divario tra il tasso di risparmio nazionale e il tasso di investimento.


L’obiettivo dell’amministrazione Trump sul fronte commerciale sembra essere quello di forzare questi Paesi a intensificare i consumi e ridurre il tasso di risparmio, probabilmente attraverso una combinazione di stimolo fiscale e maggiore domanda dai privati. Tuttavia, se avrà successo, questa politica ridurrà il tasso di risparmio della Germania e la sua capacità di reinvestire l’eccesso negli USA, e questo potrebbe ridurre gli afflussi netti di capitale negli USA, far deprezzare il dollaro e spingere al rialzo l’inflazione e i tassi d’interesse.


Afflussi netti di capitali dalla Germania negli USA

Afflussi netti di capitali dalla Germania negli USA

Dati aggiornati a novembre 2024. Fonte: Bureau of Economic Analysis

1. Una politica economica che mira a incrementare la ricchezza e il potere di un Paese limitando le esportazioni e promuovendo le importazioni.



Robert Lind è un economista di Capital Group. Ha maturato 36 anni di esperienza nel settore degli investimenti e lavora da otto anni in Capital Group. Prima di entrare nella società, ha lavorato come capo economista presso Anglo American ed è stato responsabile della ricerca macroeconomica presso ABN AMRO. Ha conseguito una laurea in filosofia, politica ed economia presso l’Università di Oxford. Opera dalla sede di Londra.

Beth Beckett è un’economista presso Capital Group. Vanta un’esperienza di quattro anni nel settore degli investimenti, di cui due in Capital Group. Ha conseguito una laurea di secondo livello in storia economica presso la London School of Economics and Political Science e una laurea di primo livello in economia presso l’Università di Durham. Opera dalla sede di Londra.


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