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Reddito fisso
Le obbligazioni ESG valgono il "greenium"?
Tara Torrens
Fixed Income Portfolio Manager
Omer Brav
Quantitative Analyst

Le obbligazioni verdi, sociali o sostenibili ("obbligazioni ESG") sono diventate una modalità sempre più utilizzata dagli investitori a reddito fisso per segnalare che stanno prendendo sul serio le tematiche ESG. Come illustrato nella tabella seguente, l'offerta di obbligazioni verdi ha raggiunto un picco record nella prima metà del 2021. Nel mese di giugno, le vendite di nuove obbligazioni verdi sono salite a 79 miliardi di dollari1, registrando una significativa crescita per le nuove emissioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.


Ma come si comportano le obbligazioni ESG rispetto alle obbligazioni tradizionali? Esiste un "greenium" (vale a dire un prezzo corrisposto più alto) per investire in modo sostenibile e, in caso affermativo, come possono gli investitori evitare di pagarlo?


 


Che cosa si intende per obbligazioni ESG?


Anche se non esiste una definizione standard per le obbligazioni ESG, è ampiamente accettato considerare emittenti di obbligazioni ESG coloro che utilizzano gli strumenti per la raccolta di capitali per finanziare progetti sostenibili, siano essi di natura ambientale o sociale.


In genere, l'emissione di obbligazioni ESG di un'azienda è sostenuta dal suo bilancio e quindi presenta gli stessi rating e rischio di credito del debito tradizionale dell'entità in questione.


Una ricerca approfondita è fondamentale


Il fatto che la classificazione delle obbligazioni ESG non sia standardizzata può produrre un'ampia varietà di interpretazioni da parte degli emittenti, evidenziando la necessità di un'attenta analisi sulla solidità della classificazione al di là dell'etichetta.


Ad esempio, una recente emissione di obbligazioni verdi da parte di una società industriale ad alto rendimento:


 


  • Non ha richiesto un sottoconto dei proventi per usi sostenibili, rendendo così esplicito che questi sarebbero stati detenuti in un conto aziendale combinato.
  • Non ha identificato progetti sostenibili specifici che i proventi avrebbero finanziato, al contrario ha elencato progetti in corso generici per i quali essi potrebbero essere utilizzati.
  • Non ha identificato alcun obiettivo ESG/verde esplicito da raggiungere o soglie che l'emittente è tenuto a soddisfare.
  • Non ha offerto agli investitori una fase di cedola3 qualora i proventi non fossero utilizzati per progetti sostenibili o gli obiettivi ESG non fossero raggiunti.
  • Non ha creato uno scenario di default qualora i proventi non fossero utilizzati per progetti sostenibili, non permettendo così agli investitori di fare ricorso a seguito dell'emissione delle obbligazioni.
  • Al momento dell'emissione, abbiamo formulato una stima del premio approssimativo (ovvero, il costo più alto) per investire in tale obbligazione "verde", in relazione all'obbligazione tradizionale dello stesso emittente, che si attestava a circa 25 punti base.

  • Confronto tra obbligazioni ESG e obbligazioni tradizionali


    Per valutare in che misura un investimento presenti caratteristiche "ESG", deve essere possibile isolare l'influenza dei fattori ESG mantenendo al contempo costanti tutti gli altri fattori che influenzano l'investimento.


    Questo è difficile da ottenere nel mercato azionario, perché nessuna società è identica a un'altra. È molto difficile isolare le differenze di prezzo delle azioni attribuibili esclusivamente ai fattori ESG e confrontare le relative valutazioni su questa base limitata.


    Diverso è ciò che accade nel mercato obbligazionario. Infatti, possiamo valutare più facilmente le differenze di valutazione tra obbligazioni tradizionali ed ESG se confrontiamo le obbligazioni all’interno della struttura patrimoniale di un singolo emittente. È più facile isolare l'influenza dei fattori ESG mantenendo al contempo costanti tutti gli altri fattori che influenzano la determinazione dei prezzi delle obbligazioni.


    In Capital Group, abbiamo costruito un modello4 per valutare tali differenze di valutazione e abbiamo riscontrato che le obbligazioni ESG hanno un premio di prezzo o "greenium" che si traduce in una riduzione del rendimento (o del guadagno) di 4,1 punti base e 3,1 punti base in riferimento alle obbligazioni non ESG simili, nei campioni che abbiamo raccolto rispettivamente per novembre 2020 e maggio 2021. In altre parole, gli investitori sono spesso pagati meno per investire in obbligazioni classificate come ESG.


    Integrazione di E, S e G


    Naturalmente, non tutte le obbligazioni ESG sono uguali e molte offrono interessanti opportunità di investimento. Al momento della stesura del presente testo, Capital Group detiene circa 650 milioni di dollari in obbligazioni verdi, secondo la classificazione fornita da Bloomberg, su 65 emittenti. Ma la determinazione dei prezzi delle obbligazioni ESG non è semplice e, come abbiamo visto, la loro classificazione è soggetta all'interpretazione degli emittenti, sottolineando la necessità di un'attenta analisi prima di investire. Il mercato obbligazionario ESG è altresì ancora modesto rispetto al maggiore universo investito a reddito fisso. È questo ampio universo che garantisce una vasta offerta di opportunità in tutti i contesti di mercato.


    Ecco perché non ci focalizziamo solo sugli investimenti in obbligazioni classificate come ESG. Piuttosto, integrando le considerazioni ESG nel nostro processo di investimento (illustrato nel grafico seguente), siamo in grado di identificare gli emittenti che devono far fronte a rischi, e opportunità, in modo ampio e completo riguardo ai fattori "E" (ing. "environmental", ambientali), "S" (ing. "social", sociali) e "G" (ing. "corporate governance").


     


    Non concentrandoci esclusivamente sulle obbligazioni ESG evitiamo questa concessione di valutazione. Abbiamo invece l'opportunità di utilizzare sia la nostra ricerca sui fondamentali del credito che la nostra ricerca ESG approfondita per individuare opportunità a lungo termine in cui il rischio ESG è attualmente mal valutato (vale a dire, gli investitori ricevono una compensazione eccessiva per i rischi) e per le quali gli emittenti si prevede dovrebbero migliorare nel corso del tempo.


    Riteniamo che ciò possa produrre rendimenti degli investimenti a lungo termine costantemente superiori, rispetto a una strategia basata esclusivamente su obbligazioni classificate come ESG.


     


    1. Fonte: BAML


    2. Dati a luglio 2021. Fonte: Bloomberg


    3. Un'obbligazione con cedole d'interesse che passano a livelli predeterminati in date specifiche.


    4. Per valutare l'impatto della classificazione ESG, abbiamo iniziato stimando il fair value per tutte le obbligazioni verdi, sociali e sostenibili in circolazione a novembre 2020 e maggio 2021. Ai fini della stima, abbiamo determinato la valutazione delle obbligazioni tradizionali simili sulla curva di rendimento dell'emittente. A tal fine, sono state utilizzate solo le obbligazioni con valuta, seniority, garanzia e rating uguali all'obbligazione ESG, e con una durata inferiore a un anno. In molti casi non esistevano obbligazioni sufficientemente comparabili, pertanto il numero di obbligazioni definito e preso in esame è stato ridotto a 843 e 1.175, rispettivamente per i campioni di novembre 2020 e maggio 2021. Dopo aver rimosso i due percentili superiore e inferiore più estremi dell'universo, i campioni finali di novembre 2020 e maggio 2021 ammontavano rispettivamente a 809 e 1.128 obbligazioni.



    Tara L. Torrens is a fixed income portfolio manager at Capital Group. She has 17 years of investment experience, all with Capital Group. She holds both a master’s degree and bachelor’s degree in finance from the University of Wisconsin-Madison. She also holds the Chartered Financial Analyst® designation. Tara is based in New York.

    Omer Brav is a quantitative analyst at Capital Group, with fixed income research responsibility. Omer holds both a PhD and a master’s degree in finance from the Wharton School at the University of Pennsylvania. He also holds an MBA from the Tel Aviv University and a bachelor’s degree in mechanical engineering from the Israel Institute of Technology. Omer is based in New York.